Matrimonio Civile e Matrimonio Religioso: Guida al WeddingDay
Matrimonio civile o Matrimonio religioso?
Scopriamo insieme le principali differenze, tra due modi di contrarre Matrimonio.
Unirsi in matrimonio comporta anche la scelta del rito per la celebrazione delle Nozze.
Molte giovani coppie, che si apprestano a fare il grande passo, si chiedono spesso quale sia la differenza matrimonio civile e religioso, quale è quello che secondo la legge vale a livello giuridico e quale invece no.
Il matrimonio civile consiste nella firma di un vero e proprio contratto e, a differenza del matrimonio religioso, è assoggettato esclusivamente alle norme previste dal codice civile e dalle leggi speciali. Unico matrimonio riconosciuto dallo Stato.
Pertanto, i matrimoni celebrati in Comune, piuttosto che in esotiche spiagge o nei giardini di fiabesche residenze servono solo a giurarsi amore, a scambiarsi le rispettive promesse, ed è una cerimonia che pertanto non risponde a canoni univoci, salvo la lettura degli articoli del Codice Civile.
Il rito civile è molto breve ed è meno solenne, a meno che non si sia provveduto ad ingaggiare un wedding planner che si occuperà del coordinamento di ogni aspetto del festeggiamento che si voglia organizzare.
Per sciogliere un vincolo contratto solo civilmente è necessario il divorzio.
Se invece si è optato per il matrimonio religioso, perché si vuole che sia Dio a benedire l’unione, è importante sapere che il rito religioso in se non ha alcuna valenza giuridica e pertanto non è riconosciuto dallo Stato.
Come contrarre matrimonio con rito religioso e con effetti civili?
Con la formula del Matrimonio Concordatario.
Prende il nome di Matrimonio Concordatario in quanto si base sul Concordato firmato tra la Santa Sede e lo Stato Italiano.
ll matrimonio concordatario è un rito religioso svolto da un ministro di culto cattolico (il parroco), a cui lo Stato associa poi gli stessi effetti prodotti dal matrimonio civile a patto che tale rito venga trascritto nei registri dello stato civile.
Durante un matrimonio concordatario il sacerdote alla fine del rito nuziale, dovrà leggere ai futuri sposi gli articoli del codice civile (143, 144 e 174) che trattano dei diritti e degli obblighi dei coniugi e rende il matrimonio valido anche agli effetti civili.
Sia gli sposi che i testimoni, saranno chiamati a firmare il Registro di nozze, per validare la funzione. L’atto sostituisce la necessità di recarsi poi in Municipio, per la registrazione civile.
ll vincolo di unione religiosa non può essere sciolto mediante un procedimento di divorzio come per il matrimonio civile, il legame che è stato benedetto da Dio è stato reso indissolubile e legherà gli sposi per tutta la vita.
Tuttavia, in alcuni casi è possibile ottenere dalla Sacra Rota il riconoscimento di nullità (che non è l’annullamento, ma la dichiarazione che in realtà il matrimonio, per una serie di condizioni sancite dal diritto canonico, non è mai stato valido).